Strumento chiaro, intuitivo e personalizzato. Il nostro nuovo strumento digitale time@apleona per il rilevamento dell’orario è stato appositamente concepito, programmato e implementato per le nostre esigenze, in accordo con i nostri dipendenti e il nostro partner della digitalizzazione. E il risultato è stato un successo! Nell’intervista, Ines Leonardo, responsabile del progetto di digitalizzazione delle risorse umane, offre un approfondimento sul progetto.

Come è nata l’applicazione?
Abbiamo sviluppato l’applicazione da zero insieme al nostro partner della digitalizzazione Leo Vetterli di SyoLab, personalizzando poi la programmazione in base alle nostre esigenze. Nel mese di aprile abbiamo completato il lancio scaglionato, così ora tutti i nostri 1'600 dipendenti possono registrare il proprio orario di lavoro con time@apleona. Un’importante pietra miliare!

Lo strumento è integrato all’interno del nostro portale dei dipendenti «Staff Center», anch’esso sviluppato in modo indipendente. Per i nostri collaboratori è molto comodo avere accesso a tutti gli strumenti HR tramite il portale web.

Quali vantaggi offre il nuovo strumento di rilevamento dell’orario?
Il nostro obiettivo era sviluppare un’applicazione che da un lato fosse utilizzabile in modo intuitivo, mostrando tutti i dati importanti aggiornati quotidianamente. Dall’altro lato, però, era necessario che riflettesse anche le nostre complesse strutture e procedure, ad esempio i nostri dieci diversi modelli di orario e i vari contratti collettivi di lavoro. Ulteriore attenzione nella fase di sviluppo è stata data a una moderna User Experience.

Per la progettazione abbiamo scelto un metodo agile. Ciò ci ha consentito di iniziare subito l’implementazione dei singoli gruppi di lancio. Inoltre, ci ha permesso di avere una maggiore flessibilità, necessaria per tenere conto delle diverse esigenze dei singoli gruppi di lancio e degli input degli utenti, in vista di un ulteriore sviluppo delle funzionalità. Nonostante i suddetti vantaggi, lo sviluppo passo per passo ha richiesto però anche pazienza e apertura da parte sia del team di progettazione, sia dei dipendenti.

Qual è stata la risposta dei dipendenti in merito al nuovo strumento?
I riscontri sono stati molto positivi, il che ha reso ovviamente felici sia me, sia il team di progettazione. A questo successo hanno contribuito in larga parte anche i circa 150 dipendenti altamente motivati che hanno partecipato come utenti di prova, testando lo strumento e fornendo il proprio input durante l’implementazione. Trovo che lo scambio con i dipendenti sia stato molto positivo – da esso sono nate anche alcune idee interessanti.

L’introduzione del rilevamento dell’orario di lavoro rappresenta un’importante pietra miliare nella nostra roadmap digitale legata alle risorse umane. Nel quadro del nostro progetto digitale dedicato alle risorse umane, abbiamo intenzione di ripensare ulteriormente i processi HR e di renderli ancora più efficienti, digitalizzandoli gradualmente laddove necessario e integrandoli nel nostro «Staff Center».

Negli ultimi mesi abbiamo lavorato con passione a questo progetto. A tal proposito, desidero ringraziare di cuore tutti coloro che vi hanno preso parte! Oltre agli utenti di prova, il mio ringraziamento va al nostro team principale, incredibilmente competente e motivato, di cui fanno parte Andrea Steiner, Romy Carnot e Leo Vetterli.